Dire sempre di si, Yes man

Gabriele Vittorio  > Psicologia Nella Rete >  Dire sempre di si, Yes man
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La soluzione risiede nel dire sempre di si?

Forse si forse no, dico io. Mi spiego:
Quanti, tra noi, ogni giorno della loro vita hanno opportunità cui, di colpo, voltano le spalle senza un apparente vero motivo, fuggendo inesorabilmente da esse e perdendole per sempre?
Pigrizia, ansia, paura, fobie sono alcuni dei motivi più supposti, o almeno le giustificazioni più gettonate. Ma la verità non è sempre così a portata di mano.
Non necessariamente esiste, o è utile, una spiegazione contorta e razionale a questo comportamento. Spesso, semplicemente, non ci va di affrontare il “dopo” e si finisce con lo sprecare tempo, adagiandosi sugli allori a fare niente, ritrovandosi poi ad aver lasciato scivolare via l’intera giornata.
Ne sa qualcosa Jim Carrey nel suo Yes Man (2008, già libro autobiografico di Danny Wallace nel 2006).
Film che consiglio a tutti quelli dal “no” facile, come piccola esperienza di vita.
La trama è molto semplice e facilmente fruibile, ma allo stesso tempo divertente e ricca di significati più o meno nascosti.
Il povero Carl Allen, dopo un divorzio sofferto, vive chiuso nel suo mondo, rifiutando anche solo di uscire per una serata tra amici. Affetti decennali che non smettono, nonostante tutto, di supportarlo e cercarlo nonostante lui continui a negarsi, declinando inviti e disseminando una serie infinita di No anche ad occasioni importanti.
L’incontro con una sua vecchia conoscenza iscritta ad una strampalata setta, gli YesMan, lo convince a dire di si a tutto, anche alle cose più assurde, per un lasso di tempo non definito.
Carl si ritrova, quindi, prigioniero del suo stesso esperimento ed esperto di Coreano, Pilota di elicotteri, Chitarrista e… molto altro. Qualità acquisite con non poca fatica, impegno e stress, ma che gli serviranno alla fine del film e in generale per il resto della vita.

Bisogna dire sempre di si? No.

E’ ciò che impara Allen durante i 100 minuti di pellicola che raccontano la sua storia. Bisogna imparare a dire di si per poi saper dire di no senza fuggire dalle occasioni e senza portarsi dietro occasioni mancate, ma soltanto delle nuove possibilità. Un no deve essere una nuova possibilità di dire si. Un si un’esperienza, un’occasione di crescita.

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