Curriculum vitae: i segreti per scriverlo correttamente

Gabriele Vittorio  > Lavoro, Psicologia Pratica >  Curriculum vitae: i segreti per scriverlo correttamente
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Siamo nell’era del precariato, è proprio il caso di dirlo. Un posto di lavoro è un miraggio che sembra sempre più lontano ed ognuno si accalca per accaparrarsene uno. C’è chi in questo momento sta combattendo col fato, tramite decine e decine di curricula inviati alle varie agenzie per il lavoro, ai siti contenenti annunci e a diverse piattaforme di supporto al lavoro. Ma come si scrive un buon Curriculum Vitae?

Curriculum Vitae: come si scrive

Quanti curriculum hai già inviato, tu che stai leggendo?
E quante volte sei stato ricontattato per fissare almeno un colloquio conoscitivo con qualche azienda?
La verità è che spesso, nonostante tantissime candidature inviate, non si viene neppure ricontattati per una conoscenza ed una valutazione faccia a faccia.
Uno dei motivi, ma non certamente l’unico, di questo fenomeno è che il curriculum vitae che finisce in mano al selezionatore, viene da quest’ultimo scartato senza neppure essere letto nella sua interezza, poiché le candidature sono molte ed il tempo è poco. Ciò che succede il più delle volte è che gli si dia una letta veloce, anzi, uno sguardo, e se non si resta colpiti, lo si scarta.
Con questo post ti darò alcuni consigli per scrivere un Curriculum Vitae fatto bene, per alzare le probabilità che la tua candidatura venga presa in considerazione!
scrivere un buon curriculum

1.  Europass e altri formati. Quale scegliere?

Il formato Europass per il curriculum è quello utilizzato con maggiore frequenza, ma è anche quello più anonimo ed impersonale. Se da un lato è preferibile usarlo per il suo schema standard e di facile consultazione, dall’altro renderà il tuo CV uguale a quello di tutti gli altri, almeno ad una prima occhiata.
Il consiglio che ti do io, quindi, è di usare il modello Europass solo se richiesto espressamente dall’azienda e/o dall’annuncio di lavoro per il quale ti stai candidando. Negli altri casi, opta per un altro modello, che possa darti una maggiore possibilità di personalizzazione. Se provi a cercare su Google, ne troverai tantissimi da scaricare pronti all’uso.

2. Informazioni personali

Inserisci nella prima pagina tutte le informazioni utili a identificarti. Nome, cognome, residenza e recapito per poterti contattare. Sembrerà banale, ma non lo è: molto spesso ci si dimentica di scrivere informazioni fondamentali ed il proprio CV viene scartato senza possibilità di appello.

3. Esperienze lavorative. Come inserirle?

Scrivi le esperienze lavorative in ordine cronologico, dalla più nuova alla più vecchia, o viceversa. E’ importante che ogni esperienza segua un formato standard.
Esempio:

Gennaio 2018 – Gennaio 2019
Nome azienda presso cui hai lavorato
Mansione che hai svolto

4. Formazione e istruzione

Inserisci le tue esperienze formative dalla più recente alla più vecchia. Segui lo stesso formato che hai usato per le esperienze professionali. Se hai ottenuto un buon voto di laurea/diploma, scrivilo.
Non usare colori, corsivo e formattazioni varie: l’unica cosa che ti consiglio è di evidenziare in grassetto la mansione che hai svolto, se è importante per la posizione per cui ti stai candidando.

5. Corsi extra, convegni e partecipazioni

Se hai partecipato a qualche corso, convegno o seminario che possa risultare interessante per la posizione lavorativa a cui ti stai candidando, inseriscilo seguendo lo stesso schema delle esperienze formative. Se invece non c’entra nulla, non potrebbe esserti utile e il tuo curriculum è già abbastanza lungo, snelliscilo e tralascialo. Lo inserirai per una candidatura per cui sarà importante.

6. Quante pagine deve avere un buon curriculum?

Ti dico subito che la lunghezza non fa il curriculum.
Questo significa che un buon curriculum vitae non dipende dalla lunghezza delle sue pagine. Anzi, al contrario, è importante che le informazioni che vuoi trasmettere siano concentrate nella prima pagina, massimo nella seconda. Questo perchè il selezionatore dedicherà solo pochi secondi allo screening, e durante quei secondi dovrà essere colpito dal tuo profilo. Non perderà tempo a sfogliarlo per farsi gli affari tuoi: lo guarderà e se non ne sarà colpito, lo scarterà velocemente.

7. Non dilungarti nelle spiegazioni.

Non dedicare molte parole alla descrizione delle tue attività. Riguardo le esperienze lavorative, evidenziane solo i punti fondamentali.
La stessa cosa vale per le competenze: non perderti in lunghi discorsi su ciò che ti piace fare, sui tuoi hobby e sugli strumenti informatici che sai utilizzare. Sii sintetico e, soprattutto, evidenzia solo ciò che può essere importante per quel lavoro per cui ti stai candidando.

8. Fai attenzione alla grammatica!

Sembrerà un avvertimento banale, ma fai attenzione a ciò che scrivi. Può capitare che nella fretta o nella foga di redigere il proprio curriculum e parlare di sé si trascuri la forma grammaticale e sintattica di un documento, ma se vuoi essere preso in considerazione, questo non deve accadere!
Quindi, una volta terminato il lavoro, prenditi del tempo per rileggerlo e correggere eventuali errori grammaticali e di battitura.

9. La foto nel Curriculum: sì o no?

Una delle questioni più dibattute quando si parla di curriculum, è il dubbio relativo alla foto. La inserisco oppure no? Che tipi di foto è meglio mettere?
A questa domanda non esiste una risposta univoca: le possibilità sono tante, come sono tante le candidature che potrai trovarti a fare.
Avrai sicuramente notato che alcuni annunci di lavoro specificano la richiesta di una fotografia del candidato, mentre altri no. Io sono dell’idea che la foto non sia obbligatoria, se non richiesta, quindi consiglio sempre di non metterla e di non complicarsi la vita, salvo diverse richieste dell’annuncio di lavoro.
Se decidi di inserirla, usa una fototessera.

10. Dai il tuo consenso!

Per poter usare il tuo Curriculum, anche semplicemente per leggerlo e prenderlo in considerazione, bisogna essere autorizzati. Per essere autorizzati, è necessario che il documento riporti la dicitura che autorizzi al trattamento dei dati personali.
Molte persone dimenticano di inserire tale dicitura, oppure usano ancora quella vecchia (è cambiata da poco) e si ritrovano inevitabilmente scartate e non prese in considerazione.
E’ sufficiente apporre, in fondo al curriculum, tale dicitura:

Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 GDPR 679/16.

Fatto ciò, metti la tua firma!
Spero che tu abbia trovato utili queste regole pratiche per scrivere il tuo curriculum. Ti auguro buona fortuna per la ricerca del tuo lavoro e non esitare a contattarmi, se hai qualche domanda 🙂

A proposito di lavoro, clicca qui per leggere l’articolo sul mobbing ed il burn-out.

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