Cose da non dire a chi soffre di ansia e panico

 

L’ansia e il panico sono delle condizioni di cui ormai si parla molto. Ma parlarne tanto non vuol dire parlarne nel modo corretto. La quantità non è sinonimo di qualità, anzi, spesso è proprio il contrario. C’è un gran proliferare di discorsi e dibattiti, a più livelli, per quanto riguarda queste condizioni di sofferenza, ed è anche per questo che sono spuntati come funghi personaggi dalle dubbie competenze che credono di essere autorizzati a mettere naso e bocca dove, invece, non dovrebbero.
Quando una persona soffre di ansia e/o panico, vive una situazione di profondo disagio che spesso la mette in condizione di non poterne neanche parlare, perché non trova un contesto che possa accoglierla. Vediamo quali sono le cose da non dire a chi ha ansia e panico.
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1. C'è di peggio

Dire ad una persona che soffre di ansia che “c’è di peggio” o che “c’è chi sta peggio” equivale a sminuire il suo malessere e togliere importanza alla sua persona. Non c’è mai qualcosa che possa dirsi “peggio”, poiché ogni sofferenza è cucita sulla persona che la vive e non può essere paragonata alla sofferenza di altri. Nessun professionista, psicologo o psicoterapeuta, si sognerebbe mai di dire o solo di pensare una cosa del genere, quindi, se vuoi essere d’aiuto anche tu, allontana da te queste frasi.

2. Cose da non dire a chi soffre di ansia e panico: io invece soffro di...

Eclissare la persona che sta condividendo con te il suo vissuto fatto di ansia e panico e spostare il focus su se stessi, non è d’aiuto, anzi, fa sentire sminuiti chi in quel momento è in difficoltà. Tra le cose da non dire a chi ha ansia e panico c’è proprio ciò che riguarda se stessi. Non essere impaziente di raccontare la tua esperienza a chi, in quel momento, desidera solo confidarsi. Impara a non concentrare su di te tutte le attenzioni, dai spazio anche agli altri. Non sei sempre il protagonista.

3. Un mio amico prende farmaci

Riportare l’esperienza di altre persone, oppure la propria esperienza, può essere utile, ma non in questo caso. Suggerire terapie farmacologiche a chi soffre di ansia e panico solo perché le segue una persona che conosci, è deleterio. Ognuno ha il suo percorso e le terapie farmacologiche vanno studiate caso per caso. Se vuoi essere d’aiuto, suggerisci di consultare uno psicoterapeuta per meglio scegliere il percorso più adatto.

Queste sono solo 3 delle cose da non dire a chi ha ansia e panico, te ne vengono in mente altre?
Se non sai cosa dire ad una persona che sta condividendo con te il suo vissuto di sofferenza, dí semplicemente “io ci sono”. È molto più utile.

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