Le disabilità e le gabbie invisibili

Gabriele Vittorio  > Psicologia Nella Rete >  Le disabilità e le gabbie invisibili
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Vi siete mai chiesti cos’è la disabilità? E l’invalidità? E l’handicap?
Questi sono concetti di cui si parla molto, ma che allo stesso tempo non sono molto chiari.

Molti infatti non sanno in che consiste essere disabili ed invalidi: si pensa che la disabilità sia solo quella immediatamente visibile, come ad esempio le persone con evidenti difficoltà motorie, sono disabili e molto probabilmente hanno una certa percentuale di invalidità.

Cosa sono le barriere architettoniche

Ne avete mai sentito parlare? Sicuramente si. Sono quegli elementi che rendono difficili gli spostamenti e l’uso dei servizi da parte di persone che hanno difficoltà motorie o sensoriali.
Di barriere architettoniche ce ne sono tantissime, ovunque. Se vi guardate intorno potete notarle facilmente: scale, strade, condomini e palazzi, non sempre sono fruibili da tutti.

E le Disabilità Invisibili

Ci sono delle disabilità, invece, che non sono subito visibili. Queste, se da un lato fanno sì che il dramma di una persona passi inosservato, dall’altro portano tantissime difficoltà sotto tanti punti di vista.
Una di queste è sicuramente la sordità: una persona con ipoacusia non è facilmente rintracciabile. Quando incontrate una persona, se a livello fisico non ha nulla che vi faccia pensare che potrebbe essere disabile, vi chiedete se questa per caso potrebbe essere sorda? Vi mettete a sbirciare se per caso porta gli apparecchi acustici? Sicuramente no. Non sono domande che di solito ci si fa.
Invece ci sono tantissime persone intorno a voi che hanno difficoltà di udito. Io lo so, poiché questo fatto mi riguarda in prima persona: sono tra quelli che vivono una disabilità invisibile.

L’handicap è un fenomeno sociale

E’ legato alle conseguenze sociali che una disabilità comporta. Per esempio, una persona con una certa disabilità può avere delle difficoltà nel lavoro, o nella propria autonomia: non può svolgere un determinato lavoro e/o non può prendersi cura di sé a causa della sua disabilità. L’handicap è lo svantaggio sociale che investe la persona.
Quante sono le difficoltà che le persone disabili incontrano nella loro vita? Sono tante, e dipendono da diversi fattori.
In genere, possiamo così riassumerle:

  • difficoltà personali, nella propria autonomia e indipendenza
  • difficoltà coi genitori ed in famiglia
  • difficoltà sul lavoro
  • difficoltà sociali e relazionali

Queste difficoltà ovviamente hanno delle ripercussioni sulla psiche, che possono degenerare in depressione, ansia, paura, e portare la persona a sviluppare quadri patologici.
Una persona con disabilità, spesso vive una vita fatta di situazioni in cui non si sente capita, non si sente ascoltata, non trova un ambiente sociale e lavorativo accogliente che gli dia i giusti riconoscimenti ed i giusti sussidi.
Si pensa che un disabile goda di tutti privilegi possibili e immaginabili: pensione di invalidità, sussidi di ogni tipo, agevolazioni, assistenza, etc…ma la realtà è che, la maggior parte delle volte, non è propriamente così.
Non tutti godono di un assegno e un sussidio economico e quando lo hanno, questo non basta a coprire tutte le spese da sostenere. Spesso un disabile deve rimboccarsi le maniche e cercarsi un lavoro al pari di tutte le altre persone, ma con le difficoltà aggiuntive che comporta la propria condizione.
Sentirsi messi da parte, trattati diversamente e non accolti, è il dramma di ogni persona, poiché va a ledere i bisogni primari di ognuno e porta ad un depotenziamento delle proprie capacità personali.
Il disabile si sente, così, incapace di far fronte alla realtà e sviluppa un atteggiamento negativo nei confronti di se stesso e del mondo.

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Cosa si può fare per uscire da questa condizione?

La chiave per poter uscire dalla gabbia che la società crea intorno alla disabilità e che, quindi, anche la persona crea intorno a se stessa, è sicuramente seguire un percorso psicologico mirato che abbia lo scopo di:

  • Lavorare sulle risorse della persona con disabilità
  • Accogliere e supportare sul piano emotivo
  • Sviluppare delle buone strategie per affrontare le situazioni di vita

La disabilità non è una condanna.
Una persona è fatta di tante sfumature, caratteristiche e capacità che devono essere tirate fuori e potenziate!

6 thoughts on “Le disabilità e le gabbie invisibili”

  1. Ciao Gabriele! Mi fa sempre piacere rivederti anche attraverso un like soltanto. Hai trattato un argomento molto delicato con enorme delicatezza appunto. Solo chi sa cosa vuol dire avere una disabilità (visibile o invisibile) può capire appieno il senso di quello che hai scritto. Contenta di aver letto questo articolo. Buonanotte e a presto. 😉

    1. Ciao cara, ti ringrazio molto, faccio del mio meglio per trattare certi argomenti che, seppur spinosi, penso vadano portati alla luce. Sono spesso trascurati, ma noi non dobbiamo colludere con l’oblio. Grazie per la visita, torna presto 🙂

      1. Grazie a te. Spero di tornare a presto ma non prometto perché anche per me il tempo non è moltissimo. Dici bene, non bisogna tenere nascoste certe tematiche. Io le ho vissute anni fa per interposta persona. Il mio ex marito infatti aveva un handicap fisico. Quello che fa male è tutto quello che non si vede, purtroppo. Grazie. 🙂

  2. La ringrazio per aver parlato della disabilità e della società che ci circonda.
    Come spesso dico anch’io, è come noi ci sentiamo, ci rivolgiamo, ci proponiamo che gli altri ci avvertono… per quanto disabile (in sar per una malattia) mai nessuno mi ha trattata o vista “diversa”.. forse perché io non mi vedo tale ^_^ ma solo una “piccola” donna seduta. Buona serata 😀

    1. Conta moltissimo il modo in cui ci vediamo noi e ci poniamo col mondo. Le emozioni che abbiamo verso noi stessi si vedono anche da fuori, spesso veniamo percepiti così come ci vediamo. Grazie Dora di essere passata e del prezioso commento 🙂

      1. Infatti… forse proprio perché io sorrido sempre e mi vedo come prima… solo “seduta”. Molti qui su internet non sanno neppure le mie condizioni reali di salute. Perché a differenza di altre persone non mi pongo come disabile… ma come donna!!! In questo modo gli altri vedono chi sono nella realtà e non la malattia ^_^

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