Aids e altre malattie sessualmente trasmissibili: Una prerogativa solo degli Omosessuali? Storia, contagio e falsi miti‏

Gabriele Vittorio  > Psicologia Nella Rete >  Aids e altre malattie sessualmente trasmissibili: Una prerogativa solo degli Omosessuali? Storia, contagio e falsi miti‏
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L’AIDS non si prende certo dalla carne infetta.
Mi ha fatto riflettere la bufala circolata sul web in questi giorni, capitata come curiosa coincidenza personale mentre guardavo il film “The Normal Hearth” di Ryan Murphy (regia) e Larry Kramer (soggetto) e con Mark Ruffalo, Matt Bomer, Taylor Kitsch, Jim Parsons e Julia Roberts. Ne consiglio la visione a tutti anche se, siete avvisati, è molto forte !
Da tale film chiunque capirà che l’Aids e la sua fase precedente, l’HIV, sono argomenti da trattare con i guanti, e purtroppo, non tutti siamo informati sulla pericolosità della sindrome, sulla storia, sulla quantità di casi reali passati ed attuali e su tutti i rischi legati ad essi.
La data unanime a cui si attribuisce l’inizio dell’epidemia è il 5 luglio 1981, quando fu confermata l’esistenza di sintomi e cause di mortalità comuni in alcuni omosessuali nella città di Atlanta (Georgia). Già esistente e lungamente trascurata, per tale malattia questa data è una sorta di “anno zero”, essendo da allora riconosciuto anche l’inizio di un vero e proprio calvario per l’umanità.
Oggi la pericolosità e la diffusione è altissima come allora, anche se ne parla molto meno.
Badiamo bene: anche se il protagonista di questo articolo è l’AIDS in tutte le sue forme, se sostituiamo il termine con un’altra malattia sessualmente trasmissibile vedrete che il discorso filerà lo stesso.
Purtroppo viene da sempre diffuso il mito che si tratti di una prerogativa solo degli omosessuali e di alcuni tossicodipendenti, e questo dimezza di molto la preoccupazione tra persone che non fanno parte di questi gruppi. Ciò è altamente pericoloso, su differenti fronti.
Certo, esistono delle categorie molto a rischio, ma il pericolo non riguarda solo loro.
Se si prendono in esame tutte le casistiche, si scopre che l’AIDS si può trasmettere in tre modi:
-Tramite contatto di due ferite infette.
-Tramite rapporti sessuali orali (ritenuto raro), vaginali e anali non protetti.
-Verticale, da Madre a Figlio.
Per taluni sembrerà assurdo leggere ciò, ma ci sono molte persone che non hanno ben chiare alcune cose:
L’AIDS non si prende col sudore o altre secrezioni.
L’AIDS non si prende utilizzando gli oggetti o stando negli stessi luoghi di persone che ce l’hanno.
L’AIDS non si prende col morso delle zanzare.
L’AIDS non si prende da cani, gatti, calabroni, pulci o altri animali.
L’AIDS non è una prerogativa solo degli omosessuali o di alcuni tossicodipendenti.
Non esiste carne infetta di AIDS al supermercato, occhio a questa e altre bufale 🙂
L’AIDS si prende se non si presta attenzione ai partner che si frequentano e non ci si protegge abbastanza.
Un tempo capitava spesso anche con trasfusioni o trapianti ma oggi lo “screening” sulle donazioni ha debellato quasi del tutto questa possibilità.
Acquired Immune Deficiency Syndrome, in italiano Sindrome da Immunodeficienza Acquisita, è la fase finale della malattia causata dall’HIV, virus dell’immunodeficienza umana, che attacca e distrugge il nostro sistema immunitario finché esso diviene del tutto assente e la più piccola malattia può ucciderci.
Tutt’ora non esiste una vera e propria cura ma solo speculazioni e studi. Se scoperto in tempo, nelle fasi iniziali, con trattamento farmacologico (purtroppo farmaci molto cari) lo stesso si può cronicizzare e, anche se non scompare, l’aspettativa di vita diviene nettamente maggiore e vi si può, al momento, solo convivere e condurre una vita quantomeno comune, come tutte le altre persone.
Quindi, e ancora una volta, occhio alla prevenzione!

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