gabriele vittorio

Chi sono i Mattonisti e cosa fanno su Twitter


Su Twitter esistono account di ogni tipo, chi lo frequenta conosce grossomodo la vastità e la diversità degli avventori di questo social e forse si è imbattuto in una categoria di utenti che si distinguono dagli altri. Sono quelli con un mattoncino accanto al nick. Li chiamano Mattonisti. Ma chi sono e perché sono di tendenza su Twitter?

Chi sono i Mattonisti

I mattonisti sono gli utenti con un mattone accanto al proprio nick, che portano avanti la filosofia dello shitposting, termine che indica i post di dubbia utilità, che vengono confusi con quelli seri. Essi diffondono sul social post ironici mascherati da qualunquismo, difficili da individuare ed etichettare, appunto, come ironici.
Lo scopo? Quello di rompere il sistema, probabilmente. Sono mattoni messi in una lavatrice, che hanno l’obiettivo di distruggerne il meccanismo. Come lo fanno? Attraverso l’uso di hashtag dall’impronta politica, che hanno più facilità di finire in tendenza e raggiungere un numero di utenti più alto possibile.
Ecco come funziona: si inventa un hasthtag e, tramite TweetBombing, ossia una marea di post pubblicati, lo si diffonde il più possibile. Altre persone lo condivideranno, altri account lo ritwitteranno e lo useranno all’interno dei propri post e questo finirà in tendenza. E quando un hashtag finisce in tendenza, diventa difficile, se non impossibile, risalire alla sua origine.

Gli hashtag dei mattonisti

Che tipo di hashtag mandano in tendenza i mattonisti? Solitamente si tratta di hashtag politicamente orientati, che spesso hanno a che fare con l’estrema destra. Il tema spazia da genere e orientamento sessuale, al lavoro, al Governo…insomma, argomenti che accendono la fiamma della discordia tra le persone, specie sulle piattaforme social. Sono opera dei mattonisti hashtag come #SoloDueGeneri, #BastaLockdown e #QuoteRosaInMiniera. Come è facile intuire, sono hashtag collegati ad argomenti molto caldi, che infiammano gli animi. Ed è quindi molto facile che finiscano tra le tendenze dei social.
Sono poche le persone che resistono e non si lasciano tentare e/o condizionare dall’uso di hashtag di tale portata e delicatezza.

Un fenomeno tutt'altro che nuovo: hit a Journalist with a Brick

Quello dei mattonisti, in realtà, non è un fenomeno nuovo. Il mattone nostrano non è genuino, ma preso in prestito ad un fenomeno degli anni passati, nato al suono dello slogan hit a journalist with a brick, un movimento teorico dell’estrema destra veicolato grazie all’hashtag #DayOfTheBrick in cui esponenti dell’estrema destra si prefissavano l’obiettivo di linciare l’ala sinistra, partendo dai giornalisti, fino agli immigrati e a tutti gli altri nemici. Fenomeno di Terrorismo Stocastico, emerso grazie al TamTam su Twitter. Fenomeno concretizzato, con delle ripercussioni nella realtà? Forse no, forse sì, ma cosa cambierebbe? Non è questo il fulcro del discorso, né la sede opportuna per trattarne.

I mattonisti e la psicologia di massa

Ciò su cui bisogna concentrarsi è un fatto molto più profondo: un hashtag in tendenza, è un hashtag orfano. È impossibile rintracciarne la paternità. Non si sa chi lo ha inventato, chi lo ha lanciato e chi ha contribuito a diffonderlo. Ed è per questo che, piuttosto spesso, capita che venga preso in considerazione e condiviso da personaggi di rilievo e figure pubbliche, come possono essere ad esempio i politici. Quando un hashtag fake cattura l’attenzione di un personaggio di spicco che lo ricondivide, il danno è ormai fatto.
Abbiamo già visto quanto sia grande la portata dei fenomeni di gruppo e come esso influisca sulle decisioni del singolo individuo. I fenomeni virali sono in realtà fenomeni di gruppo traslati a loro modo sui social. L’invito è quello di filtrare il più possibile ciò che si vede online e, prima di aderire a certe iniziative, prendersi del tempo per guardarle con occhio critico.

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